€14.00Add to cart
Un testo potente e coraggioso, in cui storia personale e storia contemporanea si intrecciano, si riflettono e si compenetrano nell’invenzione continua di una lingua che è a un tempo recupero sapiente e sfida ingaggiata verso un patrimonio linguistico e letterario modulato, senza prudenze, dai classici alla citazione pop. Lo Russo perlustra, in ogni sua possibilità, l’estensione vertiginosa di uno spazio vocale e lessicale che dalle approssimazioni della primordiale espressione infantile arriva a lambire la letteratura “canonizzata” e la cronaca, attingendo alle sorgenti gergali e del dialetto, in un’alchimia poetica sorprendente, governata ad ogni verso.
Nota
di Renata Morresi
« LeggoTande e mi chiedo come accade. Come fa Lo Russo a raccontare senza racconto? A interrogare le dispotiche autorità del DNA e del caso, così ineluttabilmente alleate insieme, e a implicare – sin dall’inizio, “sulle note dell’inno nazionale” – mezzo secolo di costruzione (e crolli) della società italiana? A favoleggiare in fughe di lemmi che si autogenerano da una stessa scintilla sonica, eppure centrano il vulnus? A demistificare la poesia simbolista, romantica e post, come pure le maschere moderniste, idem le diversioni postmoderne, e rimanere immersa nella pletora di una poesia di mille anni? E niente meno che a sondare “la verità di questo mondo”, come diceva Bardamu, “la morte”. Segreti dell’incastro da maestra d’ascia, scatenamento dell’eccesso d’una ministra del sabba – dovrei saperlo, dopo quasi quattro decenni di scritture in cui Lo Russo convoca vaste molteplicità di soggetti, simboli, allusioni, registri, e per sfidarli tutti. Eppure, in Tande qualcosa di ulteriore accade se nel riandare a “mamma_memento_mori” e “bramebabbo”, indagando il nucleo urticante e sempre sfuggente dell’origine, di sé come della poesia, “la puntura al centro dell’occhio”, Lo Russo scova il modo per perlustrare un furore più vasto del conflitto primario personale. E mostra quei meccanismi psico-sociali perversi che, nell’illusione del completo controllo e dell’eterna perfettibilità, con la scusa di reprimere e ammansire, lasciano dilagare le pulsioni più violente. Esse si scatenano sugli inermi, su chi è fragile e instabile, e prima ancora sui bambini e le bambine, tutti loro doppiamente vittime: sia dell’accumulazione egoista, ossessiva, financo criminale, che produce rovina e soffoca ogni tenerezza, sia di un universo opaco, integerrimo solo a seguire il suo plumbeo arbitrio – “nessun divieto, nessuna legge, nessuno Stato, Nessuno”. Non consolazione ma modalità di resistenza sarà allora il “godere contro” dell’esuberanza linguistica in Tande: l’energia gergale e colta, la parodia grammaticale, i diminutivi e i soprannomi, i regionalismi e le criptocitazioni, il canone e il pop, le parti della frase usate al posto ‘sbagliato’ e le onomatopee, fino al rastremarsi del verso che sulla pagina cola non l’espressione ma l’esplosione del sé, tutto contribuisce a far riemergere il “grumo” sepolto, a disseppellire risorse spirituali inaspettate. La parola “Tande” stessa, inventata e piena d’echi, acefala o contratta, che suona straniera, che si svela intima, è indefinibile e realissima. Designa un oggetto transizionale e lo è già in sé in quanto neologismo, come lallatio variata della bambina che non sa ancora parlare e come rappresentazione del non dicibile, di un dire che è stato superato. In questo spazio di negoziazione Lo Russo allestisce la scena famigliare, fatta di icone, incubi, visioni mistiche e grottesche, ironie dal feroce al commosso, memorie popolari, fascismi di ritorno, deliri notturni, possessioni del corpo. È una sinfonia in più movimenti, con temi e motivi ricorrenti, e sfidanti performance orali. Lungo questa via matris, tra l’ingoiamento e il rigurgito, prende forma un’orazione per cercare di accettare tutto il male, il miele e la lama – “la vostra lama di miele / m’incide la gola” – e trasformarlo in parola, autoscoperta, comprensione, anche per le struggenti figure passate “nell’Amore Enorme”. Da esso, già nato per eco, attraverso la materia sonora passa un appello: continuare a processare la sostanza del dissesto. » (Renata Morresi)
Tande di Rosaria Lo Russo
collana di poesia Nereidi
CANDIDATO AL PREMIO STREGA POESIA 2024
1 classificato ex aequo Premio Bologna in Lettere 2024
Candidato al Premio Letterario Camaiore 2024
Mese e anno di pubblicazione: settembre 2023
ISBN: 978-88-97374-71-8
pp. 100 – euro 14
formato 16×16 cm
Rosaria Lo Russo legge da Tande, ospite di Radio Popolare (dicembre 2024)
Intervista all’autrice su Artribune (luglio 2024)
Intervista all’autrice ospite de “Il posto delle parole” a cura di Livio Partiti (maggio 2024)
Una di lettura di Matteo Auciello su Semicerchio Poesia (maggio 2024)
Comunicato Vincitori Premio Bologna in Lettere 2024
Video Conferenza Stampa Annuncio Candidati Premio Strega Poesia 2024 (05/04/24)
Rosaria Lo Russo con Tande a RaiPoesia di Luigia Sorrentino – TGR Campania (02/02/24)
Rosaria Lo Russo, da Tande – Lettura n. 1
Rosaria Lo Russo, da Tande – Lettura n. 2
Rosaria Lo Russo, da Tande – Lettura n. 3
Rosaria Lo Russo, poeta, performer, traduttrice, saggista, è nata a Firenze, dove vive, nel 1964. Per la poesia ha pubblicato in volume: L’estro (Cesati 1987), Vrusciamundo (I quaderni del Battello Ebbro 1994), Comedia (Bompiani 1998), Penelope (d’if 2003), Lo dittatore amore. Melologhi (Effigie 2004, già Premio Antonio Delfini 2001), Io e Anne. Confessional poems (d’if 2010), Crolli (Le Lettere 2012, precedentemente con Battello Stampatore 2006), Poema (1990/2000) (Zona 2013), Nel nosocomio (Effigie 2016), con Daniele Vergni il libro con mediometraggio in dvd Controlli (Millegru 2016, Premio Elio Pagliarani 2017), Anatema (Effigie 2021), Rina (Battello Stampatore 2021), Unamedea (Valigie Rosse 2021, Premio Ciampi-Valigie Rosse 2021), Tande (Vydia editore 2023). Ha pubblicato quattro libri di traduzioni da Anne Sexton: Poesie d’amore (Le Lettere 1996, seconda edizione riveduta e corretta 2019), L’estrosa abbondanza (con Edoardo Zuccato e Antonello Satta Centanin, Crocetti 1997), Poesie su Dio (Le Lettere 2003), Il libro della follia (La nave di Teseo 2019). Per la saggistica, in volume: Figlia di solo padre (Seri Editore 2020), La protagonista di Pirandello (Metauro 2021). Ha messo in voce la Commedia di Dante con lo spettacolo Voci in Comedia. Lectura Dantis, dal 2000 in poi e moltissimi poeti, spesso alla loro presenza, fra i quali Bigongiari, Luzi, Pagliarani, Brodskij, Caproni, Zanzotto, Szymborska, Vicinelli, Balestrini, Calogero e Rosselli (in cd e dvd ne La furia dei venti contrari. Variazioni Amelia Rosselli, a cura di A. Cortellessa, Le Lettere 2007).
(la Repubblica Firenze 9/4/24)
Motivazione della Giuria Premio Bologna in Lettere 2024
Video Annuncio Candidati Premio Strega Poesia 2024 (05/04/24)
Tande Candidato al Premio Strega Poesia 2024 (05/04/24)
Tande Candidato al Premio Strega Poesia 2024 (05/04/24)
Tande tra i Candidati al Premio Strega Poesia 2024 (05/04/24)
Articolo Candidatura Premio Strega Poesia 2024 (Il Resto del Carlino, aprile 2024)
Articolo Candidatura Premio Strega Poesia 2024 (Cronache Maceratesi, aprile 2024)
Renato Barilli su “Coro degli alleati”, da Tande (marzo 2024)
Rosaria Lo Russo, Coro degli Alleati (da Tande, Vydia editore)
Articolo di Lorenzp Fava su Il Resto del Carlino (8/3/24)
Rosaria Lo Russo con Tande a RaiPoesia di Luigia Sorrentino – TGR Campania (02/02/24)
Nota di Renata Morresi e tre testi da Tande su Nazione Indiana (novembre 2023)
Segnalazione su Argo (novembre 2023)
Un estratto su Inverso – Giornale di poesia (a cura di Giovanna Frene) – ottobre 2023
Tande su Fango Radio – rubrica Erbario (17/10/23)
Classifiche di Qualità L’Indiscreto – ottobre 2023
Un testo su Le nature indivisibili (13/10/23)
Un estratto di tre testi su Le parole e le cose (settembre 2023)
Rosaria Lo Russo, da Tande – Lettura n. 1
Rosaria Lo Russo, da Tande – Lettura n. 2
Rosaria Lo Russo, da Tande – Lettura n. 3
€14.00Add to cart