Di sé con gli altri


 

Di sé con gli altri

di Stelio Mattioni

Edizione a cura di Chiara Mattioni. Introduzione di Cristina Battocletti.

Un uomo si risveglia in un posto sconosciuto, al buio, senza coscienza né memoria di chi egli sia, da dove venga, quale sia il suo nome. “Salvato” dal Partito che governa un territorio fatto di piccoli paesi e città (A., B., e via di seguito tutto l’alfabeto), viene scelto per perpetuare il vecchio sistema dietro l’immagine-fantoccio dell’ “uomo nuovo”. Il protagonista si ritrova così suo malgrado a bruciare le tappe di una carriera politica folgorante, schiacciato dagli ingranaggi cinici del potere. Metaforico e simbolico, onirico e ironicamente “kafkiano”, sospeso tra denuncia della realtà sociale e riflessione amara sull’esistere umano, Di sé con gli altri, scritto nel 1996 e rimasto fino ad oggi inedito, segna per Mattioni il ritorno alla potente vocazione favolistica degli inizi, che gli valse l’esordio come romanziere nei primi dieci titoli pubblicati dalla Adelphi.

«Una creatura collodiana, un Pinocchio, ma in carne e ossa, privo di tentazioni e di propensione al male, come al bene. Estremamente docile, “uno smemorato che deve imparare tutto”, imita gli altri, cercando di conoscere il senso del tempo che non possiede. È un inetto, di sveviana o musiliana memoria, impreparato all’assurdità della vita.» (Dall’Introduzione di Cristina Battocletti)

Genere: Romanzo. Collana: Anemoi

In copertina un’opera di Walter Angelici.

ISBN: 978-88-97374-32-9 (pagg. 150 – euro 13)

Stelio Mattioni (Trieste, 1921-1997), dirigente d’azienda, esordisce nel 1956 con il volumetto di versi “La città perduta” (Schwarz). Dopo l’incontro con Bobi Bazlen pubblica la raccolta di racconti “Il sosia” (Einaudi, 1962) e i romanzi: “Il re ne comanda una” (Adelphi, 1968, riedito da Cliquot nel 2019), “Palla avvelenata” (Adelphi, 1971), “Vita col mare” (Adelphi, 1973), “La stanza dei rifiuti” (Adelphi, 1976), “Il richiamo di Alma” (Adelphi, 1980, riedito da Cliquot nel 2020), “Piccole confessioni infedeli” (Studio Tesi, 1981). Scrive quindi una “Storia di Umberto Saba” (Camunia, 1989, riedita da Vydia nel 2021) e i romanzi: “Dove” (1984), “Il corpo” (1985), “Sisina e il Lupo” (1993), “Il mondo di Celso” (1994), tutti editi da Spirali. Postumi sono usciti: “Tululù” (Adelphi, 2002), “Memorie di un fumatore” (MGS Press, 2009), “Dolodi” (Zandonai, 2010), “Interni con figure” (EUT, 2011) e per Vydia editore “Di sé con gli altri” (2018) e “La battaglia di Templenizza” (2020).

Sul numero monografico di Mosaico Italiano dedicato a Stelio Mattioni (febbraio 2024), il testo introduttivo di Cristina Battocletti al volume.

Una nota critica di Claudio Magris in anteprima su Il Corriere della Sera (07/09/2018)

Una lettura di Nicola Vacca su Gli amanti dei libri (novembre 2018)

Un articolo di Corrado Premuda su Il Piccolo (9/11/2018)

Intervista a Chiara Mattioni, Libri a Nord Est, 1 dicembre 2018 (podcast)

Una nota critica di Alessandro Mezzena Lona su Arcane Storie (novembre 2018)

Una recensione di Gianfranco Franchi su Mangialibri (novembre 2018)

una lettura di Marina Torossi su L’Ippogrifo Letterario (novembre 2018)

“Mattioni postumo” di Gianfranco Franchi, in Il Ponte Rosso (gennaio 2019) – pagg.6-8

“Mattioni postumo” di Gianfranco Franchi, in Il Ponte Rosso gennaio 2019 (pag. 6)

“Mattioni postumo” di Gianfranco Franchi, in Il Ponte Rosso gennaio 2019 (pag. 7)

“Mattioni postumo” di Gianfranco Franchi, in Il Ponte Rosso gennaio 2019 (pag. 8)

 

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