[la casa è nera]


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«Al di là del suo esplicito referente artistico diretto – ossia il film di denuncia La casa è nera, della regista e poeta iraniana Forough Farrokhzad, di cui si trova spiegazione nella nota finale –, il libro di Nadia Agustoni propone metaforicamente una topologia poetica dove alla denuncia dell’inabitabilità di certe “soluzioni abitative” dettate dal potere e della guerra, si contrappone invece l’apertura ecologica di una struttura abitata dalle vittime del potere, unico luogo di possibile pace e resistenza non-violenta. (…)

Quello che dunque questo importante libro suggerisce, nonostante non sia certo il primo a denunciare la violenza del potere, è un modo nuovo di abitare la storia e la poesia, che è quello di mettersi, perché lo si è per nascita, dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte, salva, dei potenti; di dare il nome alle cose essendo cosa tra le cose, facendo del gesto poetico un toccare con vera benevolenza il mondo, casa comune dei racconti.»

Dalla Prefazione di Giovanna Frene

 

Vincitore Primo Premio Nazionale di Poesia  “Città di Legnano – Giuseppe Tirinnanzi” 2022

Finalista Premio Letterario Internazionale “Franco Fortini” 2022 

Finalista Premio Internazionale “Europa in versi” 2022

Finalista Premio Internazionale “Rainer M. Rilke” – Duino Aurisina 2021

«Una struttura forte, coerente ed efficacemente articolata in sezioni, la molteplicità di riferimenti letterari, una cura della parola come veicolo che si espone in territori esplorati  e in differenti diramazioni:  sono queste le caratteristiche della silloge di Nadia Agustoni. Elementi tutti che rendono l’opera particolarmente densa e felicemente ricca di toni e prospezioni.  L’aspetto meditativo coesiste e si armonizza con la concretezza delle immagini e degli oggetti (presenza che a volte è costituita da suggestive elencazioni). Viene instaurata una connessione costante col mondo minerale e vegetale, si aprono ricerche di voci, ricostruzioni focalizzate su persone ed episodi. E anche le relazioni temporali sono complesse:  il punto di vista infantile è caricato ora, da adulta, dalla forza del ricordo e si accompagna a  interrogativi, nostalgie e a una impegnativa riflessione su cosa era in grado di portare lo sguardo di allora. Una costruzione stratificata che mantiene una forte unità ed essenzialità.»

(Motivazione della Giuria –  Finalista Premio Internazionale di Poesia “Europa in versi 2022”)

 

[la casa è nera] di Nadia Agustoni

prefazione di Giovanna Frene

collana di poesia Nereidi

ISBN: 978-88-97374-58-9

pagg. 98 – euro 10

(anno di pubblicazione: 2021)

Nadia Agustoni (1964) scrive poesie e saggi. Suoi testi sono apparsi su riviste, antologie, lit-blog. Del 2021 è [la casa è nera] , Vydia editore, del 2020 è Gli alberi bianchi Gialla Oro Pordenonelegge-Lietocolle, del 2017 è I Necrologi La Camera Verde, del 2016 è Racconto Aragno, del 2015 Lettere della fine Vydia editore – premio ex aequo Bologna in Lettere Interferenze 2017 (riedito nella collana Nereidi di Vydia nel 2022), e la silloge [Mittente sconosciuto] Isola Edizionidel 2013 è il libro-poemetto Il mondo nelle cose (LietoColle). Una silloge di testi poetici è presente nell’almanacco di poesia Quadernario (LietoColle 2014). Nel 2011 sono usciti Il peso di pianura ancora per LietoColle, Il giorno era luce, per i tipi del Pulcinoelefante, e la plaquette Le parole non salvano le parole, per i libri d’arte di Seregn de la memoria. Del 2009 la raccolta Taccuino nero (Le voci della luna). Altri suoi libri di poesie, usciti per Gazebo, sono: Il libro degli haiku bianchi (2007), Dettato sulla geometria degli spazi (2006), Quaderno di San Francisco (2004), Poesia di corpi e di parole (2002), Icara o dell’aria (1998), Miss blues e altre poesie (1995), Grammatica tempo (1994). Vive a Bergamo.

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